martedì 2 aprile 2013
ARCHITETTURA E LEGNO
martedì 12 marzo 2013
IL DISEGNO
domenica 10 marzo 2013
ECODESIGN
giovedì 7 marzo 2013
ARREDARE SIGNIFICA UTILE BELLO
venerdì 29 aprile 2011
La torre di Calatrava
Chi recentemente è stato a Venezia è sicuramente passato sul Ponte di Calatrava chiamato il Ponte della Costituzione. Santiago Calatrava è un architetto ed ingegnere Valenciano autore di una serie di opere d'arte nel mondo. Come Antoni Gaudí, sembra che Calatrava trovi ispirazione nelle forme dei corpi umani e colga, nella loro armonia, un modello architettonico innovativo. In particolare la figura della Torre Calatrava ricorda uno sportivo che regge la fiamma olimpica. Alta 136 metri fu costruita nel 1992 nell'anello Olimpico di Barcellona prima della XXV Olimpiade permettendo le comunicazioni necessarie ai giochi. Sempre da Gaudì prende ispirazione la base della torre che è ricoperta con frammenti di ceramica: sistema che è chiamato “trencadís” ed è tipico del modernismo. Come si diceva ha un disegno innovatore, infatti la sua forma non è un semplice asse verticale come la maggior parte delle torri di telecomunicazioni. Inoltre la torre fu orientata in modo da servire da meridiana, infatti l'ombra dell'ago centrale viene proiettata sopra il piazzale e serve a segnare le ore della giornata. Il grande risultato di Calatrava fu quello di creare un'opera simbolo: il nuovo millennio era in arrivo e l’architetto ha saputo significare l’uomo nel “tempo”. L'immagine della torre è diventata famosa tanto che, dal 2006, il trofeo che si consegna al vincitore del Gran Premio di Spagna di Formula uno, ha la forma della torre.
mercoledì 27 aprile 2011
Gaudì
“Oggi abbiamo conferito il titolo di architetto a un pazzo o a un genio”
con queste parole il direttore della Scuola di architettura di Barcellona, Elies Rogent, annunziò la laurea di Antoni Gaudí nel 1878.
Il figlio del calderaio si laureò a ventisei anni e fu un precursore artistico e tecnico, capace di progettare archi e colonne che sembrano impossibili da concepire senza l' aiuto del computer.
Gaudì era considerato uno poco normale e solo dopo la sua morte è scoppiata la gaudì-mania: nel 2002 per il centocinquantesimo anniversario della sua nascita la Spagna mise in atto una serie di mostre e commemorazioni come poche volte si è fatto.
Ad appena due anni dalla morte, Le Corbusier, dopo una visita alla Sagrada Familia, l' opera incompiuta, scrisse: «Ciò che ho visto a Barcellona è il lavoro di un uomo di straordinaria forza, fede e perizia tecnica. Gaudí è il maestro del Novecento per antonomasia». E oggi grandi architetti contemporanei considerano Antoni Gaudí un precursore e un maestro.
La sua carriera di architetto è caratterizzata dall'elaborazione di forme straordinarie, imprevedibili ed oniriche, realizzate utilizzando i più diversi materiali: mattone, pietra, ceramica, vetro e ferro, da essi Gaudí seppe trarre le massime possibilità espressive con una profonda attenzione per le lavorazioni artigianali. La spiritualità ed il misticismo di cui sono permeate le sue opere hanno consentito di definirlo un “laico mistico”.
Il 7 giiugno del 1926 fu investito da un tram. Il suo miserevole aspetto ingannò i soccorritori, i quali lo credettero un povero vagabondo e lo trasportarono all'ospedale della Santa Croce, un ospizio per i mendicanti. Fu riconosciuto soltanto il giorno successivo dal cappellano della Sagrada Família, però al suo funerale parteciparono migliaia di persone. I barcellonesi lo soprannominarono da quel momento "l'architetto di Dio".
domenica 24 aprile 2011
Pier Luigi Nervi
Pier Luigi Nervi affermava: "Sempre, in tutta la mia opera di progettistica, ho constatato che i suggerimenti statici interpretati e definiti con paziente opera di ricerca e di proporzionamento sono le più efficaci fonti di ispirazione architettonica, ho sempre verificato che questa regola è assoluta e senza eccezioni". Quindi il filo conduttore di tutta l'opera di Nervi è la staticità, con questa regola riuscì a costruire la più alta torre in cemento armato del Nord America o le più ampie coperture di sale senza mai cedere all'essenziale da cui scaturisce la bellezza delle forme e l'economia strutturale dei materiali messi in opera. Per Nervi l'arte non è concepibile soltanto come estetica ma è pura funzionalità e staticità e nella miriade di soluzioni possibili bisogna saper trovare il bello. La creatività dell'artista è stimolata da una miriade di spunti provenienti dalla natura ma nell'atto della costruzione, si rivelano i vincoli imposti dalle leggi fisiche che limitano la fantasia. Pier Luigi Nervi ha saputo, grazie alla sperimentazione e la ricerca, nel corso della sua vita di costruttore, superare questi vincoli in maniera brillante quanto determinata.