martedì 2 aprile 2013

ARCHITETTURA E LEGNO

L’archeologia dimostra che il legno è il più antico materiale da costruzione utilizzato dall'uomo per realizzare la propria dimora.
L'uso del legno come materiale strutturale era prassi consolidata fino alla fine dell'Ottocento. L'introduzione dell'acciaio e del cemento armato ne hanno segnato il progressivo regresso. Tale declino è stato molto più marcato in Italia che nelle altre nazioni europee, addirittura in Scandinavia non è mai cessato, mentre nell'America settentrionale si è continuato ad utilizzarlo in maniera estensiva: specialmente nell'edilizia civile.
Oggi il recente sviluppo della progettazione architettonica e le nuove tecniche costruttive, nonché l'approfondimento dell'analisi strutturale e della resistenza alla combustione  del legno, unitamente all'introduzione di nuovi prodotti preservanti dal degrado, hanno consentito di riappropriarsi delle innumerevoli possibilità architettoniche che  questo materiale può offrire.
Le qualità del legno sono numerose, ne citiamo solo alcune: è leggero, economico e resistente. Il suo aspetto è esteticamente vario e gradevole, per questo viene sempre lasciato nella sua naturalezza.  Inoltre è un buon isolante termico, acustico ed anche elettrico. Non va dimenticata la sua compatibilità con i criteri dello sviluppo sostenibile.
 Ricordiamo, uno per tutti, un recente esempio di costruzione nella nostra Regione: la Chiesa di "Gesù Cristo Redentore" di Alcamo, dove l’uso del legno raggiunge risultati difficilmente realizzabili per eleganza, modernità e leggerezza strutturale.

martedì 12 marzo 2013

IL DISEGNO

Il disegno, fin dai primordi, è stato usato dall’uomo come il più importante  strumento di comunicazione non solo con il mondo esterno ma anche con se stesso.
La creatività, la memoria, la fantasia e le nostre idee prendono forma e,  grazie al segno sulla carta, quello che abbiamo pensato con le sensazioni e le immagini prendono il corpo, la coerenza e la forza del reale.
Il disegno non è solo uno strumento o un mezzo è un processo attivo nello sviluppo del pensiero. Inoltre ci consente di conservare o mettere di lato momentaneamente  quello che si è elaborato e di continuare a cercare stimoli in altre direzioni.
Il bravo arredatore o architetto produce decine di immagini: li ruota, li seziona, li ombreggia e li colora sin quando non trova la soluzione che soddisfa il cliente. Inoltre il disegno è un mezzo di comunicazione immediato e conosciuto da tutti per cui non si potrà mai dire, come per la comunicazione verbale, non ci eravamo capiti!

domenica 10 marzo 2013

ECODESIGN

Con il termine ecodesign si indica un tipo di arredo teso all'utilizzo di risorse rinnovabili, il risparmio e l'efficienza energetica.
I prodotti di ecodesign vengono creati con materiali naturali, oggetti riciclati ed anche con scarti di produzione, sempre al fine di ottenere un basso impatto ambientale e favorire il risparmio energetico.
L’obiettivo è quello di eliminare, o quanto meno ridurre, gli effetti negativi provocati della produzione industriale nei confronti dell'ecosistema sempre attraverso una progettazione attenta all’economicità.
Quindi le creazioni dell’eco design, seppur ecologici, green e sostenibili sono sempre il frutto della creatività: sono esteticamente belli, originali e funzionali e propongono linee e idee nuove, come a sottolineare che avere una coscienza ecologica fa bene al vivere bene.

giovedì 7 marzo 2013

ARREDARE SIGNIFICA UTILE BELLO

La storia dell’arredamento si sviluppa di pari passo con la storia vera dell'uomo, come si può riscontrare nell'evolversi dei costumi di un popolo.
Arredare significa dotare lo spazio di attrezzature, strumenti ed utensili necessari allo svolgimento delle attività umane e al soddisfacimento dei bisogni. Ma il loro effetto va oltre il momento pratico del semplice appagamento di esigenze elementari in quanto l’arredamento determina una dimensione estetica necessaria al nostro vivere quotidiano.
Quindi  l'uomo attento si crea un ambiente che si attiene alle sue esigenze, alla sua cultura ed alla sua coscienza. Con gli anni  l’arredo della sua dimora si evolve, muta e si arricchisce in quanto si evolve gradatamente il suo patrimonio spirituale e le sue esigenze.
L'arredamento in sé non è considerato una vera e propria forma d'arte, ma piuttosto un insieme di arti differenti e di tecniche in un vasto campo che va da quelle maggiormente impegnative come l’architettura a quelle che richiedono un impegno più relativo e sono soprattutto una questione di gusto del singolo come i mobili, i quadri e le ceramiche.

venerdì 29 aprile 2011

La torre di Calatrava


Chi recentemente è stato a Venezia è sicuramente passato sul Ponte di Calatrava chiamato il Ponte della Costituzione. Santiago Calatrava è un architetto ed ingegnere Valenciano autore di una serie di opere d'arte nel mondo. Come Antoni Gaudí, sembra che Calatrava trovi ispirazione nelle forme dei corpi umani e colga, nella loro armonia, un modello architettonico innovativo. In particolare la figura della Torre Calatrava ricorda uno sportivo che regge la fiamma olimpica. Alta 136 metri fu costruita nel 1992 nell'anello Olimpico di Barcellona prima della XXV Olimpiade permettendo le comunicazioni necessarie ai giochi. Sempre da Gaudì prende ispirazione la base della torre che è ricoperta con frammenti di ceramica: sistema che è chiamato “trencadís” ed è tipico del modernismo. Come si diceva ha un disegno innovatore, infatti la sua forma non è un semplice asse verticale come la maggior parte delle torri di telecomunicazioni. Inoltre la torre fu orientata in modo da servire da meridiana, infatti l'ombra dell'ago centrale viene proiettata sopra il piazzale e serve a segnare le ore della giornata. Il grande risultato di Calatrava fu quello di creare un'opera simbolo: il nuovo millennio era in arrivo e l’architetto ha saputo significare l’uomo nel “tempo”. L'immagine della torre è diventata famosa tanto che, dal 2006, il trofeo che si consegna al vincitore del Gran Premio di Spagna di Formula uno, ha la forma della torre.

mercoledì 27 aprile 2011

Gaudì


“Oggi abbiamo conferito il titolo di architetto a un pazzo o a un genio”

con queste parole il direttore della Scuola di architettura di Barcellona, Elies Rogent, annunziò la laurea di Antoni Gaudí nel 1878.

Il figlio del calderaio si laureò a ventisei anni e fu un precursore artistico e tecnico, capace di progettare archi e colonne che sembrano impossibili da concepire senza l' aiuto del computer.

Gaudì era considerato uno poco normale e solo dopo la sua morte è scoppiata la gaudì-mania: nel 2002 per il centocinquantesimo anniversario della sua nascita la Spagna mise in atto una serie di mostre e commemorazioni come poche volte si è fatto.

Ad appena due anni dalla morte, Le Corbusier, dopo una visita alla Sagrada Familia, l' opera incompiuta, scrisse: «Ciò che ho visto a Barcellona è il lavoro di un uomo di straordinaria forza, fede e perizia tecnica. Gaudí è il maestro del Novecento per antonomasia». E oggi grandi architetti contemporanei considerano Antoni Gaudí un precursore e un maestro.

La sua carriera di architetto è caratterizzata dall'elaborazione di forme straordinarie, imprevedibili ed oniriche, realizzate utilizzando i più diversi materiali: mattone, pietra, ceramica, vetro e ferro, da essi Gaudí seppe trarre le massime possibilità espressive con una profonda attenzione per le lavorazioni artigianali. La spiritualità ed il misticismo di cui sono permeate le sue opere hanno consentito di definirlo un “laico mistico”.

Il 7 giiugno del 1926 fu investito da un tram. Il suo miserevole aspetto ingannò i soccorritori, i quali lo credettero un povero vagabondo e lo trasportarono all'ospedale della Santa Croce, un ospizio per i mendicanti. Fu riconosciuto soltanto il giorno successivo dal cappellano della Sagrada Família, però al suo funerale parteciparono migliaia di persone. I barcellonesi lo soprannominarono da quel momento "l'architetto di Dio".

domenica 24 aprile 2011

Pier Luigi Nervi




Pier Luigi Nervi affermava: "Sempre, in tutta la mia opera di progettistica, ho constatato che i suggerimenti statici interpretati e definiti con paziente opera di ricerca e di proporzionamento sono le più efficaci fonti di ispirazione architettonica, ho sempre verificato che questa regola è assoluta e senza eccezioni". Quindi il filo conduttore di tutta l'opera di Nervi è la staticità, con questa regola riuscì a costruire la più alta torre in cemento armato del Nord America o le più ampie coperture di sale senza mai cedere all'essenziale da cui scaturisce la bellezza delle forme e l'economia strutturale dei materiali messi in opera. Per Nervi l'arte non è concepibile soltanto come estetica ma è pura funzionalità e staticità e nella miriade di soluzioni possibili bisogna saper trovare il bello. La creatività dell'artista è stimolata da una miriade di spunti provenienti dalla natura ma nell'atto della costruzione, si rivelano i vincoli imposti dalle leggi fisiche che limitano la fantasia. Pier Luigi Nervi ha saputo, grazie alla sperimentazione e la ricerca, nel corso della sua vita di costruttore, superare questi vincoli in maniera brillante quanto determinata.