mercoledì 20 aprile 2011

Carlo Scarpa


Nella cultura dell’Olivetti, alla metà del secolo scorso, era ben radicata la convinzione che i luoghi del lavoro e della produzione dovessero avere elevate qualità estetiche, oltre che funzionali, per creare ambienti nei quali il lavoratore si sentisse gratificato e, trovandosi a proprio agio, potesse contribuire nel modo migliore alla crescita dell’impresa.
Questa convinzione si era poi estesa fino a comprendere anche i negozi, che dovevano rispettare certi standard predefiniti: essere disposti in modo razionale e funzionale, trasmettere al cliente un messaggio di efficienza, di qualità del design e di eccellenza tecnologica.
In certe città più importanti, al negozio era anche assegnata una funzione di rappresentanza e comunicazione dell’immagine, prima ancora che di attività commerciale; in questo caso, chi entrava doveva avere la percezione di un luogo dove tutto – dalle soluzioni architettoniche ai prodotti esposti, dall’arredamento ai servizi offerti – esprimeva cultura, innovazione, modernità. Dovendo realizzare un negozio a Venezia ed in centro Olivetti affidò l’incarico a Carlo Scarpa. Il risultato è un’opera di alto valore espressivo, da alcuni definita “un piccolo, raffinato capolavoro”, che fu inaugurato il 26 novembre 1958.

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